Dalla gabbia tipografica allo spazio dello scrivere. Il “corpus elettrico” di Emily Dickinson
Abstract
Postumo, pesantemente modificato dai curatori, spesso frainteso da lettori e critici, il corpus testuale di Emily Dickinson ha ora una nuova opportunità di rinascita. La versione elettronica di ogni tipo di documento da lei scritto (quasi 2000 poesie, ma anche lettere e perfino un erbario) verrebbero a costituire un’unica entità: un ipertesto, uno spazio multimediale, una performance. La versione elettronica consentirebbe la ricostruzione dell’edizione filologica autentica; e, cosa ancor più interessante, Dickinson verrebbe certo riconosciuta da artisti futuri (e non solo poeti e scrittori) come modello per nuove narrazioni digitali: ben oltre la sola dimensione testuale.Downloads
Published
29 Nov 2011
How to Cite
Castellucci, P. “Dalla Gabbia Tipografica Allo Spazio Dello Scrivere. Il ‘corpus elettrico’ Di Emily Dickinson”. Testo E Senso, no. 12, Nov. 2011, https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/2.
Issue
Section
Dossier: narrazione e nuove tecnologie