Unkind. La vendetta inattesa di Abigail in "The Jew of Malta"
Abstract
Il presente contributo intende approfondire alcuni aspetti discorsivi e tematici legati alla caratterizzazione del personaggio di Abigail in The Jew of Malta di Christopher Marlowe. Figura tutt’altro che lineare o sbiadita, Abigail, figlia dell’ebreo Barabas, sembra costruita proprio per emblematizzare la permeabilità e la complessità dei sistemi segnici teatralizzati da Marlowe. Inizialmente assoggettata alle strategie simulative e dissimulative costantemente sollecitate e messe in atto dal suo mentore, Barabas, nel corso del play Abigail, in una sorta di Bildung, arriverà a definire un proprio dispositivo identitario ancorato alla volontà di affermazione di sé e dei propri desideri, una volontà in ultimo indirizzata, per quanto sorprendente possa apparire, al perseguimento della vendetta. A compimento di questo processo, che attraversa i tre atti nei quali agisce on-stage o off-stage, Abigail rivelerà per intero la sua fisionomia di figura anamorfica, che solo la messa a fuoco di questa vengeance obliqua e inattesa consente di percepire nel suo reale profilo.