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Sherlock Holmes tra utilitarismo ed estetismo vittoriano

Autori

  • Mauizio Ascari Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Parole chiave:

indagine, utilitarismo, positivism

Abstract

In A Study in Scarlet (1887), Sherlock Holmes si interessa esclusivamente a forme di conoscenza applicabili al suo ambito professionale e arriva a dichiararsi indifferente al funzionamento del sistema solare. Questa visione utilitaristica del sapere verrà ricondotta nell’articolo al dibattito vittoriano tra istruzione liberale, improntata ai classici, e istruzione professionale, di stampo scientifico. Holmes, tuttavia, non è solo il detective scientifico per eccellenza, personificazione dell’episteme positivista, ma anche la risposta di Doyle al movimento estetico di fine Ottocento. Da questa tensione tra scienza e arte, Holmes deriva il potere di attrarre i lettori più diversi, come mostra il suo successo in quanto mito della modernità.

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Pubblicato

03 nov 2024

Versioni

Come citare

Ascari, M. «Sherlock Holmes tra utilitarismo ed estetismo vittoriano». Testo e Senso, n. 27, novembre 2024, https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/699.