La guerra nel sottosuolo: trincee e tunnel negli scritti di autori (ex)combattenti
DOI:
https://doi.org/10.58015/2036-2293/689Abstract
Nell’immaginario della Prima guerra mondiale, così come in molti conflitti bellici successivi, gli spazi sotterranei come le trincee e i tunnel hanno assunto delle valenze spesso contrastanti: luoghi di morte, della irreale distruzione, della follia da un lato, e protezione, nascondiglio, espressione della semplice e razionale umanità dall’altro. Il presente contributo si propone di rileggere alcuni esempi di narrativa di guerra, finzionale e non, mettendo in luce tali ambivalenze: da Emilio Lussu ad Erich-Maria Remarque e a Mario Rigoni-Stern, da Gelasio Caetani a Tim O’Brien, avvalendosi dell’ampia bibliografia critica sulla letteratura di guerra, oltre che della tematologia comparatistica.
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