Neurogenesi del tifo calcistico: il caso di Osvaldo Soriano
DOI:
https://doi.org/10.58015/2036-2293/595Abstract
La teoria formulata da Norbert Elias e da Eric Dunnung, secondo cui gli sport moderni hanno preso forma nel secolo diciannovesimo come strumento di controllo degli impulsi aggressivi e per consentire agli Stati-Nazione una centralizzazione delle principali funzioni sociali, ha goduto di grande autorevolezza. Negli ultimi anni tuttavia neuro-scienziati e cognitivisti hanno condotto molti test ottenendo prove indubitabili circa la funzione empatica e interconnessiva esercitata soprattutto dal football nei tifosi: il calcio costituirebbe non una forma di censura della violenza, ma un prezioso agone in cui apprendere gli stili comportamentali e cognitivi della condivisione. L’opera dello scrittore argentino Osvaldo Soriano mostra, prima dei neuroscienziati, come nella rappresentazione del calcio prevalgano sempre le relazioni sugli agenti che le promuovono.
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