Metanarrazione e necessità della finzione. Un confronto tra Maus di Art Spiegelman e Yossel di Joe Kubert
Abstract
Maus è una graphic novel in due volumi, pubblicati a distanza di cinque anni l'uno dall'altro.Un'opera di grande importanza per il suo impatto sul pubblico – primo fumetto a vincere un Premio Pulitzer, nel 1992 – ma soprattutto per le modalità narrative che adotta nell'affrontare un tema delicato come quello della Shoah.
Art Spiegelman è figlio di due ebrei polacchi sopravvissuti alla Shoah, Vladek e Anja,emigrati negli Stati Uniti nel 1951. Non è quindi un diretto testimone dei fatti e non sceglie di raccontare la storia di come i suoi genitori siano sopravvissuti. Disegna invece la storia di come suo padre gli ha raccontato le proprie vicende. Non scrive quindi la biografia del genitore, ma un estratto della propria autobiografia, vale a dire il momento in cui Art vuole scrivere un libro sul padre e inizia a intervistarlo.