Troppa teoria della mente(?)

Autori

  • Laura Desirée Di Paolo Università degli studi di Roma Tor Vergata

Abstract

Questo lavoro analizza la possibile distinzione tra Teoria della Mente [ToM] minima  e completa. In particolare, verrà preso in considerazione il tentativo compiuto da Butterfill e Apperly di costruire una ToM minima direttamente in maniera mentalistica, allo scopo di salvare la dignità delle capacità cognitive sociali mostrate dai bambini in fase preverbale e dagli animali non umani. Verranno criticate tanto la costruzione nel suo insieme, quanto l’interpretazione mentalistica della ToM, suggerendo che le ipotesi della lettura dei comportamenti e del sistema continuista dello sviluppo potrebbero più facilmente spiegare le differenze nelle abilità di ToM. Infine, verrà suggerito di considerare la ToM nella sua forma minima come l’unica possibile ToM, considerandola come un meccanismo cognitivo semplice utilizzato attraverso le abilità di apprendimento sociale.

 

 

In this paper I will focus on the possible distinction between minimal and full-blown Theory of Mind [ToM]. Particularly, I will analyse the attempt of Butterfill and Apperly to build a minimal ToM in a truly mentalistic way, in order to save the dignity of social cognitive capacities shown by preverbal human children and nonhuman animals. I will argue both, their whole construction and the mentalistic interpretation of the ToM, suggesting that the simple behavioural reading and the one-system developmental accounts would easily explain differences in ToMs’ abilities. Finally, I will suggest to consider ToM in its minimal form as the only possible ToM, taking it as a simple cognitive mechanism exploited through social learning abilities.

 

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Pubblicato

06 mag 2016

Come citare

Di Paolo, L. D. «Troppa Teoria Della mente(?)». Testo E Senso, n. 16, maggio 2016, https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/325.

Fascicolo

Sezione

Neuroscienze cognitive e scienze umanistiche