La mente che scrive. Indagine oltre il dualismo tra sesso biologico e genere culturale
Parole chiave:
studi di genere, scrittura, lettura, neuroscienzeAbstract
Riassunto:
I concetti di genere e sesso, posti in relazione con l'impegno comunicativo a fondamento della scrittura, si dimostrano un prodotto culturale. Come tali, influenzano l'esperienza individuale, creano un canone e confluiscono negli accorgimenti letterari. Se la società prevede una dicotomia rigida (natura/cultura, innato/appreso, maschio/femmina) è inevitabile – e solo in questo senso – che ciò si specchi nell'esperienza creativa: la scrittura porta traccia del linguaggio, delle basi psico-fisiche della cognizione e del rapporto corpo-mente.
Indagate le principali teorie critiche femministe, le reti nervose specificatamente attive durante la scrittura e gli elementi cognitivi che interagiscono nella creatività letteraria, viene formulata un'ipotesi di genere per verificarne l'applicabilità. In questo modo viene discussa l'esistenza di un dimorfismo sessuale tanto stringente da influenzare le reti neurali e provocare due differenti rese cognitive. Questo lavoro, infatti, in massima parte contraddice che una specificità strettamente polarizzata abbia una giustificazione naturale.
Abstract:
The concepts of gender and sex, placed in relation with the communicative commitment as the basis of writing - prove themselves as a cultural product. As such, they influence the individual's experience, create a standard, and converge in the literary expedients. As long as society provides for a rigid dichotomy (nature/nurture, male/female) it is inevitable and this is reflected in the creative experience: writing leave trace of language, cognition psychophysical bases and the body-mind relationship.
A gender hypothesis is advanced in order to verify its own applicability once the main theories of feminist critics, neural network specifically active during writing—as well as cognitive elements interacting in literature creativity—have been deepened. In this way, the existence of sexual dimorphism is so stringent in conditioning the biological neural network and causes two different cognitive outcomes. This work, indeed, mostly contradicts the fact that a strictly polarized peculiarity has a biological justification.