Viaggio critico con bussola semiotica: il viaggio testuale di Maria Corti

Autori

  • Fabio Pusterla

Abstract

Il volume di Maria Corti Il viaggio testuale, del 1978, è una tappa essenziale nel percorso intellettuale della studiosa, per molteplici ragioni che l’articolo prova a sviscerare. Intanto, per affrontare alcuni nodi della storia letteraria novecentesca, l’autrice  applica all’indagine alcuni concetti teorici definiti pochi anni prima nei Principi della comunicazione letteraria; di particolare pregnanza, in questo senso, il concetto di “campo di tensione”, che permette di inquadrare subito alcuni momenti di rottura, come il Neorealismo del secondo dopoguerra e, più avanti, le esperienze dell’Avanguardia e dello Sperimentalismo. La proficua alleanza di filologia e semiologia produce così in questo studio dei risultati ammirevoli; la cui importanza travalica i confini della critica letteraria, poiché il ragionamento della Corti impone di rivedere criticamente alcuni dei fondamenti della cultura politica del secondo Novecento, e di riflettere sul rapporto complesso tra modelli socio-politici e paradigmi semiotici. Analogamente, l’attenzione dell’autrice si potrà spostare, nell’ultima parte del volume, in un’epoca più lontana, quella dantesca, aprendo così la strada ai futuri studi sulla Commedia, su Guido Cavalcanti e più in generale su Modelli e antimodelli nella cultura medioevale (così il titolo di un notevolissimo intervento degli stessi anni sulla rivista “Strumenti critici”).

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L’ouvrage de Maria Corti, Il viaggio testuale, publié en 1978, représente une étape essentielle dans le parcours intellectuel de l’auteure, pour de multiples raisons que cet article tente de dégager. De prime abord, pour démêler certains nœuds de l’histoire littéraire du XXe siècle, l’auteure applique à son enquête un certain nombre de concepts théoriques définis, quelques années plus tôt, dans ses Principi della comunicazione letteraria ;  à cet égard, le concept de « campo di tensione » [champ de tension] est particulièrement efficace : il permet de mettre très vite en évidence des moments de rupture, comme le Néoréalisme dans le second après-guerre et comme les expériences de l’Avant-garde et du Sperimentalismo un peu plus tard. La féconde collaboration entre la philologie et la sémiologie produit ainsi, dans ce domaine de recherche, d’admirables résultats, dont l’importance dépasse les limites de la critique littéraire, puisque le raisonnement de Maria Corti impose de réviser d’un point de vue critique les fondements de la culture politique de la deuxième moitié du XXe siècle, et de réfléchir sur le rapport complexe entre modèles socio-politiques et paradigmes sémiotiques. De la même façon, l’attention de l’auteure pourra se porter, dans la dernière partie du livre, sur une époque plus lointaine, celle de Dante, en annonçant les études menées successivement sur la Divine Comédie, sur Guido Cavalcanti, et plus généralement sur les Modelli e antimodelli della cultura medievale (tel est le titre d’une contribution remarquable que M. Corti a donné, au cours de ces mêmes années, à la revue « Strumenti critici »). 

Biografia autore

Fabio Pusterla

Fabio Pusterla è nato nel 1957 a Mendrisio, nel Ticino. Attualmente vive tra il Nord Italia e Lugano dove insegna in un liceo. È stato invitato a fare lezioni, conferenze e letture in varie università, ultimamente ha tentuto una “Lectio Magistralis” a Napoli, al Maschio Angiono.  Poeta, traduttore, saggista, è stato per una decina d’anni redattore della rivista Idra, pubblicata a Genova e a Milano. Ha tradotto dal francese Philippe Jaccottet, Yves Bonnefoy, Nicolas Bouvier e Corinne Bille, dal portoghese un romanzo di Nuno Jùdice. Ha pubblicato molti saggi: Il nervo di Arnold. Saggi e note sulla poesia contemporanea (2007), Una goccia di splendore. Riflessioni sulla scuola nonostante tutto (2008); una raccolta di prose saggistiche e poetiche, Quando Chiasso era in Irlanda (2012), trad. in francese, con il titolo Dortoir des ailes (2013), da C. Cazalé Bérard; articoli di riflessione e critica nelle riviste Conférence, Le Nouveau Recueil o Écriture (Lausanne). Ha ricevuto diversi premi: nel 1994, il premio Prezzolini, come traduttore; nel 2007, il gran premio svizzero Gottfried Keller per tutta l’opera; nel 2009 il premio Giuseppe Dessì per la raccolta Le terre emerse; nel 2013 il massimo Premio Svizzero di Letteratura; il 13 dicembre 2013 gli è stato assegnato il Premio Napoli per la Lingua e la Cultura italiana.

 

Opera poetica: 

1985 : Concessione all’inverno, Bellinzona, Casagrande.

1989 : Bocksten, Milano, Marcos y Marcos.

1994 : Le cose senza storia, Milano, Marcos y Marcos.

1995 : Danza macabra, Camnago, Lietocollelibri.

1997 : Isla persa, Edizioni il Salice.

1999 : Pietra sangue, Milano, Marcos y Marcos.

2001 : Une voix pour le noir: poésies 1985-1999, trad. da M.Vischer, préf. de Philippe Jaccottet, Lausanne, Editions d’En bas.

2002 : Les choses sans histoire – Le cose senza storia, trad. da  M. Vischer, pref. di Mattia Cavadini, Moudon, Editions Empreintes. 

2002 : Deux rives, da Béatrice de Jurquet e Philippe Jaccottet, Le Chambon-sur-Lignon, Cheyne.

2004 : Folla sommersa, Milano, Marcos y Marcos.

2004 : Movimenti sull’acqua, Faloppio, Lietocollelibri.

2006 : Storie dell’armadillo, Milano, Quaderni di Orfeo.

2009 : Le terre emerse. Poesie scelte 1985-2008, Torino, Einaudi.

2009: Ultimes paysages, trad. da Eric Dazzan, Jégun, L’Arrière-Pays.

2010 : Corpo stellare, Milano, Marcos y Marcos 

2010 : Histoires du tatou, trad. da M.Vischer, Genève, Ed. Minizoé.

2011 : Cocci e frammenti, Lugano, Alla Chiara Fonte.

 

Traduzioni: 

1992 : Il Barbagianni e l’ignorante, traduzioni da Jaccottet, Turin, Einaudi.

1994 : Nuno Jùdice, Adagio, Ripatransone, Sestante.

1995 : Philippe Jaccottet, Edera e calce, Ancona, Centro studi di Franco Scataglini.

1995 : Philippe Jaccottet, Libretto, Milano, Scheiwiller.

1996 : Philippe Jaccottet, Paesaggi con figure assenti, Locarno, Dadò. 

1997 : Philippe Jaccottet, Alla luce d’inverno. Pensieri sotto le nuvole, Milano, Marcos y Marcos.

2000: Nel pieno giorno dell’oscurità, antologia della poesia francese contemporanea, Milano, Marcos y Marcos. 

2001: Corinna Bille, Cento piccole storie crudeli, Bellinzona, Casagrande.

2003:  Phlippe Jaccottet, Austria, Torino, Bollati & Boringhieri.

2006: Philippe Jaccottet, E tuttavia. Note dal botro, Milano, Marcos y Marcos.

2007: Philippe Jaccottet, La ciotola del pellegrino. (Morandi), Bellinzona, Casagrande.

2012: Philippe Jaccottet, La poesia romanda, Locarno, Dadò.

 

Saggi :

2007: Il nervo di Arnold. Saggi e note sulla poesia contemporanea, Milan, Marcos y Marcos.

2008: Una goccia di splendore. Riflessioni sulla scuola nonostante tutto, Bellinzona, Casagrande.

2012: Quando Chiasso era in Irlanda e altre avventure tra libri e realtà, Bellinzona, Casagrande.

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Pubblicato

29 nov 2013

Come citare

Pusterla, F. «Viaggio Critico Con Bussola Semiotica: Il Viaggio Testuale Di Maria Corti». Testo E Senso, n. 14, novembre 2013, https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/262.

Fascicolo

Sezione

Altra Critica