Il Marx di Gramsci e un Croce ritradotto

Autori

  • Giuseppe Prestipino

Abstract

A partire da una rassegna del dibattito filosofico riapertosi recentemente fra gli studiosi di Gramsci (Cospito, Burgio, Frosini, Liguori, Del Roio, Thomas, etc.), Giuseppe Prestipino riprende in esame il tema dei rapporti Gramsci-Marx-Croce, sulla base soprattutto dei Quaderni 10, 11, 7.

Lo sforzo gramsciano di fondare una “filosofia della praxis” libera da ogni forma di determinismo meccaniscistico si appoggia su una scelta drastica all’interno delle opere di Marx: il Marx di Gramsci è quello delle Tesi su Feuerbach, della Miseria della filosofia e delle opere storiche. La definizione di un rapporto reciproco fra struttura e sovrastrutture è, d’altra parte, necessaria al pensatore sardo per declinare la sua originale proposta politica rivoluzionaria (si pensi al concetto di “blocco storico” e, sullo sfondo, a quello cruciale di “egemonia”). In questa chiave si pone per Gramsci il problema del rapporto con Croce, cioè con le forme contemporanee (ed egemoniche) dell’idealismo. Il problema che Gramsci si pone, ricorda Prestipino, è se occorra intendere il rapporto con l’idealismo “come un circolo storico ormai chiuso, in cui l’assorbimento della parte vitale dell’hegelismo è già definitivamente compiuto, una volta per tutte” oppure “come un processo storico ancora in movimento, per cui si riproduce una necessità nuova di sintesi culturale filosofica?” (Q 10 I, 10, 1248-9). Gramsci opta per la seconda ipotesi; da qui la centralità del rapporto con Croce, che non è solo di conflitto e di superamento ma anche di “traduzione”, ciò che richiede “la sintesi in un momento di superiore sviluppo della filosofia della praxis” (ivi).

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À partir d’un bilan du débat philosophique qui a repris récemment parmi les spécialistes de Gramsci (Cospito, Burgio, Frosini, Liguori, Del Roio, Thomas, etc.) Giuseppe Prestipino réexamine le thème des rapports Gramsci-Marx-Croce, essentiellement sur la base des Quaderni 10, 11, 7.

L’effort de Gramsci de fonder une «philosophie de la praxis», libre de quelque forme que ce soit de déterminisme mécaniciste repose sur un choix drastique à l’intérieur des œuvres de Marx. Le Marx de Gramsci est celui des Thèses sur Feuerbach, de la Misère de la philosophie et des œuvres historiques. La définition d’un rapport réciproque entre structure et superstructures est, par ailleurs, nécessaire au penseur sarde pour décliner sa proposition politique révolutionnaire originale (que l’on songe au concept de «bloc historique» et, en arrière-plan, à celui crucial d’«hégémonie»). Dans cette perspective, se pose à Gramsci le problème de son rapport à Croce, c’est-à-dire aux formes contemporaines (et hégémoniques) de l’idéalisme. Le problème que se pose Gramsci, comme Prestipino le rappelle, c’est de savoir s’il faut entendre le rapport à l’idéalisme «comme un cycle historique désormais conclu, dans lequel l’absorption de la partie vitale de la pensée hégélienne a été définitivement accomplie, une fois pour toutes» ou bien «comme un processus historique encore en mouvement, qui impose à nouveau de procéder à une synthèse philosophique?» (Q 10 I, 10, 1248-9). Gramsci opte pour la seconde hypothèse ; d’où le caractère crucial de son rapport avec Croce, qui ne consiste pas seulement dans le conflit ou le dépassement mais aussi dans la «traduction», ce qui réclame «la synthèse en un moment de développement supérieur de la philosophie de la praxis» (ivi).               

Biografia autore

Giuseppe Prestipino

Giuseppe Prestipino (1922) ha insegnato presso le Università di Roma “Sapienza”, di  Lecce e di Siena (dove è stato Ordinario di Filosofia Teoretica e di Filosofia della storia e ha diretto il Centro Mario Rossi per gli Studi Filosofici). È curatore di importanti opere di Marx in italiano (cfr. K. Marx, Arte e lavoro creativo. Scritti di estetica, Roma, Newton Compton 1976), e autore di numerosissime opere, fra le quali ricordiamo: Natura e società (Editori Riuniti 1973); Da Gramsci a Marx (Editori Riuniti 1979); Realismo e utopia. In memoria di Lukács e Bloch (Editori Riuniti 2002); Gramsci vivo e il nostro tempo (Punto Rosso 2008); Diario di viaggio nelle città gramsciane (Punto Rosso 2011); Frammenti di vita ingiusta (Punto Rosso 2012). Le attività didattiche e di ricerca si sono sempre intrecciate in Prestipino con la militanza politica, di organizzatore di cultura e sindacale, di giornalista, prima per il Partito Comunista Italiano (che lo ha eletto in diverse assemblee elettive) e attualmente per Rifondazione Comunista. Giuseppe Prestipino è Presidente del Centro per la Filosofia Italiana.

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Pubblicato

09 nov 2012

Come citare

Prestipino, G. «Il Marx di Gramsci e un Croce ritradotto». Testo e Senso, n. 13, novembre 2012, https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/230.

Fascicolo

Sezione

Altra Critica