@article{Inversa_2007, title={Ipocrisia: il valore del XX secolo studio sullo sviluppo dell’ipocrisia in «Menahem-Mendl il sognatore» e «La coscienza di Zeno»}, url={https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/140}, abstractNote={<p>Michel Foucault, nella sua trilogia su «la Storia della Sessualità», e nel terzo volume in particolar<br />modo1, spiega certe dinamiche sociali, nelle loro cause e nei loro effetti, presso Romani e Greci,<br />facendo capo al tabù dell’amore omosessuale e spesso a quello del sesso in generale. Persegue tale<br />obiettivo costruendo l’archeologia (per usare un termine suo) di un discorso che potremmo<br />concettualizzare nella formula di vergogna sociale: il termine vergogna è in questo caso<br />comparabile, etimologicamente, a quello di pudore, se solo si pensa al senso che la parola<br />verecundia aveva nella Roma antica. Infatti la vergogna non è che il sentimento suscitato<br />nell’individuo dall’idea che la comunità può avere (e che il più delle volte ha) su lui stesso;<br />sentimento che, a sua volta, genera pudore. Quest’ultimo deve preservare in un certo senso l’onore<br />dell’individuo, la sua rispettabilità, e dunque il suo valore sociale.</p>}, number={8}, journal={Testo e Senso}, author={Inversa, Roberto}, year={2007}, month={nov.} }